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Teatro Massimo “Sotto una nuova luce”, la preghiera va in musica a Palermo

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Palermo “Sotto una nuova luce”, è il titolo del festival che si svolge al Teatro Massimo che è anche un invito al raccoglimento, una preghiera per invocare all’ultraterreno, e all’immaginifico, la buona sorte per la città di Palermo.

Per l’orchestra, ieri sera, è stata la volta della “Messa dell’incoronazione” di Mozart quasi del tutto legata a “Un sopravvissuto di Varsavia” di Arnold Schoenberg.

Le scelte artistiche sono state operate dal compositore Marco Betta e dal direttore d’orchestra del maestro Omer Meir Wellber. Grandi applausi dal pubblico che ha riempito la sala. Anche il coro si è prodotto in un’ottima performance diretto da Ciro Visco. Alle loro spalle anche uno schermo su cui passavano immagini di un uomo e una donna dallo sguardo sgomento con impressa negli ogni la vacuità e l’incertezza di chi è alla ricerca di risposte che tardano ad arrivare.

A seguire, durante l’Agnus Dei di Mozart, il resto dell’orchestra è andata a sedersi e il passaggio a Schoenberg è stato un attimo. Poi le immagini dell’orrore, quelle del ghetto di Varsavia di Virginio Levrio,  che danno la stura al testo di Schoenberg recitato da Moni Ovadia. Una serata densa dai colori vividi, quella di ieri sera al Teatro Massimo, che per qualche ora è riuscita a far dimenticare le tinte fosche della pandemia.

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