Salgono a 1.317 i nuovi casi di Coronavirus registrati in un giorno in Sicilia per un totale di 57.001 dall’inizio della pandemia, Anche oggi si contano delle vittime: sono 47 i morti che si vanno ad aggiungere al complessivo di 1322 da quando si è manifestata l’emergenza.
I dimessi perché guariti sono adesso 17.359, il totale dei tamponi è aumentato a 911.444 teste effettuati di cui 11.433 eseguiti in un solo giorno.
I ricoverati con sintomi salgono a 1.574 (- 27 rispetto a ieri) di cui 250 (+ 7). In isolamento domiciliare ci sono 36.496 soggetti. Attualmente positivi: 38.320.
Tra oggi e domani, dovrebbero arrivare i risultati dell’ispezione sui posti letto in Sicilia. A darne notizie, intorno alle 15,30 di oggi, il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, nel corso del Question time alla Camera.
“Le differenziazioni regionali per il rischio Coronavirus – ha detto – non sono una punizione o una pagella, ma un’assunzione di responsabilità, i dati trasmessi dalle Regioni devono essere rigorosi e trasparenti”.
Il ministro della Salute Roberto Speranza, infatti, ha inviato gli ispettori in Sicilia dopo il caso sollevato sull’effettivo numero dei posti letto nelle Terapie Intensive per via del messaggio audio WhatsApp di Mario La Rocca. Il dirigente generale dell’assessorato regionale alla Salute che, il 4 novembre, vigilia della classificazione delle regioni, invitava i manager dell’Asp e degli ospedali a “caricare” nelle piattaforme i dati relativi ai posti letto.
“Quello che è accaduto in Sicilia – ha aggiunto Boccia – è oggetto di approfondimento. Il ministero della Salute, in collaborazione con i Nas, ha avviato un’ispezione iniziata il 23 novembre e che dovrebbe concludersi tra oggi e domani. Aspettiamo quelle valutazioni ma ribadiamo che i cittadini devono avere fiducia totale nelle istituzioni”.
Dopo l’inizio dei controlli, a Catania, Enna e Caltanissetta, ieri ne sono stati effettuati altri pure al Civico di Palermo, al Cervello ed erana prevista una visita pure al Civico di Partinico.
Nella tarda serata, il Cimo, il sindacato dei medici, ha però allargato l’ombra dei sospetti sostenendo che gli ispettori sarebbero stati inviati in strutture al di sopra di ogni criticità: “Sono andati negli ospedali dove anche per le tabelle Cimo i conti tornavano perfettamente”. Affermazioni, queste, che potrebbero però essere smentite dai risultati che dovrebbero esser resi noti tra oggi e domani.
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