Il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento si fa parte attiva nella conservazione della biodiversità del proprio territorio e, attraverso il “Progetto Demetra”, realizzerà un pacchetto di interventi e azioni per la salvaguardia e la conservazione della diversità delle risorse genetiche vegetali in agricoltura. Il progetto, che ha finalità scientifica, divulgativa e didattica è stato finanziato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura con due misure del PSR Sicilia 2014/2020; in particolare 149.239,83 euro serviranno per interventi e investimenti nella conservazione delle risorse genetiche vegetali in agricoltura e 247.374,37 euro per il mantenimento della conservazione della biodiversità e delle risorse genetiche.
“La valorizzazione del potenziale biologico ai fini della conservazione e tutela delle risorse naturali – spiega l’assessore regionale del Beni culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – è un modo innovativo e interessante per coniugare arte, paesaggio e territorio. Il progetto Demetra, consente di operare una doppia azione in coerenza con le linee guida sulla sostenibilità ambientale: mantenere le caratteristiche genetiche e la biodiversità dei luoghi e ampliare l’offerta esperienziale della Valle dei Templi ai visitatori, offrendo nuove opportunità anche a studenti e ricercatori. Un modo – aggiunge Samonà – di unire cultura e natura, nella consapevolezza che ciò che rende speciale e unica la Sicilia è la peculiarità del contesto ambientale e paesaggistico in cui si trovano le nostre aree archeologiche”.
A fargli da eco, l’assessore all’Agricoltura Toni Scilla:“Preservare le colture autoctone è la modalità giusta per custodire cultura, tradizione, storia di un territorio e di un popolo. Tutto questo oltre ad essere un dovere nei confronti delle nuove generazioni è anche fattore di crescente interesse scientifico, enogastronomico e turistico”.
Obiettivo del progetto è quello di concorrere direttamente alla tutela dell’agro-biodiversità attraverso la conservazione del patrimonio genetico vegetale in una sorta di banca vivente di germoplasma per i progetti di miglioramento genetico. La biodiversità biologica è il più importante, se non l’unico, strumento che gli ecosistemi hanno di reagire ai cambiamenti, talvolta anche repentini, delle condizioni generali.