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Terremoto nel Pd, Filoramo si autocandida a sindaco: in 9 lasciano la segreteria

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Terremoto in casa Pd a Palermo, Filoramo si candida a sindaco e nove componenti lasciano la segreteria del partito. “L’autoreferenzialità con cui il segretario provinciale del Pd ha proposto la sua personale candidatura a sindaco del capoluogo siciliano senza confrontarsi con nessuno ci lascia a dir poco esterrefatti. Mosse insensate e azzardate come questa costituiscono un punto di non ritorno per chi, come noi, per mesi ha chiesto al segretario provinciale di fare lo sforzo di comprendere la reale portata della sfida che si cela dietro le prossime Amministrative e di procedere attraverso scelte costantemente condivise con la segreteria regionale e nazionale”.

Con questa dura presa di posizione, nove componenti della segreteria provinciale di Palermo, tra i quali i due vicesegretari Giuliana Milone e Mario Meli, comunicano le loro dimissioni dall’esecutivo dem all’indomani delle dichiarazioni con cui il segretario Rosario Filoramo ha annunciato la sua candidatura alla carica di sindaco di Palermo. Una nota articolata, quella dei dirigenti provinciali dem, dalla quale traspare una preoccupazione.

“Non c’è stato giorno nel quale non abbiamo ripetuto a Filoramo che tra i precisi doveri di un segretario di un partito importante come il nostro – dicono Giuliana Milone, Mario Meli, Leandro Spera, Chiara Puccio, Francesca Macaluso, Elvira Martino, Sonia Petralia, Gioacchino Lo Giudice, Gianluca Cirafici, Roberta Olivac’è quello di non azzardare mosse che possano fare apparire il proprio partito proteso a un isolamento identitario non adeguato ai tempi e alle sfide elettorali che ci aspettano”. Per i dem firmatari della nota “il compito principale del Pd di Palermo dovrebbe essere quello di farsi promotore e garante di una coalizione quanto più grande possibile, capace di isolare le forze politiche conservatrici e sovraniste”.  

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“Le diverse e schizofreniche posizioni politiche assunte nel tempo da Filoramo e, non ultimo, la sua ‘auto candidatura possibile’ alla carica di sindaco – aggiungono – ci portano a dire che questo segretario non è adeguato al ruolo che ricopre e che per noi è stato superato il punto di non ritorno. Stante la gravità della situazione che si è determinata non possiamo non prendere le distanze da decisioni che ridicolizzano e danneggiano il Pd, non solo palermitano”. Da qui la formalizzazione delle dimissioni. “Siamo costretti a chiedere alla segreteria regionale di farsi carico, con urgenza, della situazione palermitana prima che sia troppo tardi”, concludono.

 

 


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