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I carabinieri di Catania hanno arrestato quattro persone indagate, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica etnea, trae origine dal rinvenimento del cadavere di un pescatore catanese 57enne, G.S. , avvenuto lo scorso 20 febbraio. I carabinieri, dopo aver identificato il corpo, hanno focalizzato l’attività investigativa su un possibile traffico di sostanze stupefacenti proprio all’interno di uno stabile individuato dagli investigatori, dove la vittima, alle prime ore di quella mattina, si era probabilmente recata per acquistare cocaina.
Ipotesi poi confermata dall’analisi delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Dall’esame autoptico sul cadavere era emerso che la morte dell’uomo era da ricondurre ad un “infarto del miocardio complicato da una rottura del cuore a seguito di una acuta intossicazione di cocaina in un soggetto assuntore abituale”. I militari avrebbero poi scoperto che nell’abitazione della palazzina in uso a G.C. 53 anni, ci sarebbe stata una vera e propria piazza di spaccio a gestione familiare, diretta, secondo gli investigatori, dal 53enne e da altre tre persone, tra cui due donne, una 42enne ed una 28enne. L’attività investigativa avrebbe permesso di ricostruire le ultime ore di vita del pescatore che, al termine di una notte di lavoro in mare, avrebbe poi deciso di acquistare cocaina e di assumerla subito, prima di rientrare a casa, e la fiorente attività di spaccio di crack e cocaina.