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Teatro, allo Stabile di Catania un cartellone “siciliano” per evadere dal Covid

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“Evasioni”: perché? “Perché è lo stato d’animo che vogliamo esprimere dopo la clausura forzata per la pandemia del Covid, per tornare al piacere puro dell’incontro personale e del rito collettivo rappresentato dallo spettacolo dal vivo”. Così Laura Sicignano, direttrice artistica del Teatro Stabile di Catania, spiega il significato del titolo-slogan, ‘Spettacoli – Evasioni’ appunto, scelto per il cartellone estivo, con cinque produzioni ‘targate teatro Verga’ per la ripresa post Coronavirus. “Non nel senso di un teatro di evasione – tiene a specificare alla immediata vigilia della ‘prima’ nazionale per il ‘Pinocchio’ siciliano di Franco Scaldati nel cortile del Platamone, il palazzo della Cultura del capoluogo etneo – semmai popolare nel senso più nobile del termine e dedicato a tutto il pubblico teatrale inteso nel senso più ampio”.

Puntando i riflettori sul particolarissimo ‘Pinocchio’ siciliano che debutta questa sera al palazzo della cultura catanese “è un inedito, nato non come opera teatrale, che è un po’ anche un viaggio nell’universo di Scaldati – spiega ancora la direttrice artistica dello Stabile di Catania – nella sua lingua, un dialetto palermitano molto tagliente, e nelle sue figure ricorrenti, grazie a un lavoro molto accurato sulla sua opera letteraria fatto dalla regista Livia Gionfrida, attraverso questo mito infantile che tutti gli italiani hanno nel loro dna, dal romanzo di Collodi al cartone animato di Walt Disney, dal Pinocchio televisivo a quelli cinematografici: sarà un ‘cortocircuito’ davvero interessante fra mito e letteratura, storia e leggenda, realtà e fantasia”.

Un cartellone che “parla molto siciliano, ma propone una Sicilia che cerchiamo di osservare con uno sguardo contemporaneo, dai registi agli attori, con uno spazio importante riservato ai giovani emergenti – afferma Laura Sicignano – andando alla ricerca di testi rari, dal Pirandello meno rappresentato al Martoglio poco noto rispetto a lavori come ‘L’aria del Continente’, fino al ‘Pinocchio’ inedito di Scaldati”.

Una Sicilia “meno frequentata e meno scontata, cui finora il pubblico ha risposto molto bene: del resto, il catanese è per sua natura molto vivace, curioso, attento e poi ama molto il teatro, è un pubblico davvero competente”. Proseguiranno anche le rievocazioni del grande attore etneo Turi Ferro, con una mostra che sarà visibile per tutta l’estate, ora all’aperto e dall’autunno al teatro Verga.

Un teatro che “è uscito da una situazione critica, per l’indebitamento, ma che ora – assicura la direttrice artistica Laura Sicignanosi è rimesso in piedi”. Un teatro che il prossimo anno proporrà anche in tournée, da Milano a Genova, da Trieste a Verona, i suoi spettacoli più rappresentativi.

 

(Articolo di Enzo Bonaiuto)

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