Al culmine di una lite ha accoltellato un collega di lavoro. Accade a Furnari, in provincia di Messina, dove i carabinieri hanno fatto scattare le manette ai polsi di un 27enne, già noto alle forze dell’ordine, per tentato omicidio e porto abusivo di coltello. L’aggressione è avvenuta lo scorso 19 luglio, quando la vittima, un 51enne, è stato ferito con una coltellata alla spalla mentre si trovava nello stabilimento balneare in cui lavorava. Immediatamente soccorso, è stato condotto all’ospedale di Patti, dove i medici lo hanno dimesso con 10 giorni di prognosi.
Per il 27enne era così scattata la denuncia per lesioni aggravate. Le indagini, però, anche alla visione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza del lido, hanno fatto emergere una dinamica più grave rispetto a quella raccontata agli investigatori dal ferito. La vittima e l’aggressore, infatti, entrambi lavoratori della struttura balneare, dopo un diverbio per motivi di lavoro, avrebbero avuto una colluttazione, durante la quale il 27enne per tre volte avrebbe cercato di colpire il rivale, riuscendoci solo al terzo tentativo.
Per il giovane sono così scattate le manette per tentato omicidio. L’arma utilizzata è stata recuperata: si tratta di un coltello con una lama di quasi 11 centimetri in grado di provocare lesioni gravissime o addirittura la morte. Il 27enne è stato condotto nel carcere di Termini Imerese a disposizione dell’autorità giudiziaria.
