“Fare partire il cantiere del Ponte sullo Stretto è uno dei miei obiettivi. Adesso costa di più non farlo che farlo, come è stato per la Tav”. Così il neo ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ospite di “Porta a Porta”. Il ponte di Messina, “mi hanno detto, creerebbe 100 mila posti di lavoro”. Poi la promessa: “Torneremo a far rispettare leggi e confini”. “Assolutamente no”, quindi, la replica a chi gli chiede se il nuovo ministero del Mare toglierà alle Infrastrutture la competenza sui porti.
“Siamo partiti subito e bene questo mi interessava. Insediati a tempo di record”, solo “alcune fibrillazioni all’inizio, ma l’idea di Paese è chiara. La situazione del Paese è complicata, abbiamo un governo scelto dagli italiani ma la fiducia non è illimitata, le parole sul nuovo esecutivo. Il centrodestra – spiega – avrà un unico candidato alle regionali in Lombardia, nel Lazio, in Friuli, in Molise”. Entro la settimana, continua, “avremo la squadra di governo al completo, con viceministri e sottosegretari”
Per Salvini, che torna sul programma di governo, “innanzitutto bisogna bloccare la Fornero, l’abbiamo promesso agli italiani. L’obiettivo di legislatura è quota 41”, “in questa legge di bilancio – ribadisce – siamo al lavoro su tre cose: avvio quota 41, estensione della Flat tax, rottamazione delle cartelle esattoriali. Penso che queste tre cose potranno esserci mentre “oggi agli economisti della Lega ho chiesto di far combaciare una grande operazione di pace fiscale da reinvestire in aiuto a imprese e famiglie che non riescono a pagare le bollette”. “Chiederemo una moratoria dei mutui e per i distacchi delle utenze” in caso di ritardo nei pagamenti delle bollette, rimarca.