Caso Cannes, l’assessore Scarpinato: “Non mi dimetto, non ho colpe”

“Non mi dimetto, non ne ho alcuna intenzione” e se qualcuno avesse pensato a questa ipotesi “si è sbagliato di grosso”: a dirlo, l’assessore regionale al Turismo Francesco Paolo Scarpinato. Il riferimento è al “caso Cannes” e alla spesa di 3,7 milioni di euro per la partecipazione della Sicilia al festival internazionale del cinema. “Sicily, Women and Cinema“, il nome del progetto finito sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti. nei giorni scorsi il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sospeso i pagamenti dichiarando di non essere a conoscenza dei provvedimenti.

Oggi Scarpinato sostiene di non avere alcuna colpa “rispetto a una procedura – dice all’Ansa – di finanziamento predisposta nella scorsa legislatura, quando non era neppure immaginabile che potessi fare l’assessore nel nuovo governo”. Scarpinato poi rivela di aver vissuto “giornate tremende“, di aver sofferto “non per me, io sono un militare e so come affrontare le situazioni più difficil, ma per la mia famiglia e in particolare per i miei figli”. Finora, il componente della Giunta Schifani si è chiuso nel silenzio: “Ho raccolto documenti – dichiara ancora all’Ansa – e approfondito la vicenda poiché il provvedimento della dirigenza mi fu sottoposto appena sette giorni dopo il mio insediamento da assessore”.

“Essendo un provvedimento fatto dal precedente governo, mi sono limitato a prenderne visione, chiedendo comunque di aggiornarmi”. Scarpinato sostiene quindi di non avere firmato alcuna autorizzazione “nè tanto meno un aumento del budget per il finanziamento dell’evento a Cannes, ho solo preso visione di un progetto che era ancora in fase di aggiudicazione che mi fu sottoposto dal dirigente della Film commission per quella iniziativa programmata ben prima che io diventassi assessore e raccomandando agli uffici di darmi notizie del seguito”.

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