8 C
Palermo

Messina Denaro, procuratore di Trapani: “Se avesse parlato, rivelazioni esplosive”

DaLeggere

Turetta e l’ossessione per Giulia, i messaggi alla sorella: “Falle accendere il telefono”

“Ciao scusa, puoi far accendere il telefono alla giulia e farglielo lasciare acceso?”, scrive Filippo Turetta a Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, la 22enne di Vigonovo uccisa dall’ex fidanzato.

La vita straordinaria di Gianluca Vialli nella serie Sky “L’uomo della domenica”

 “Vialli era un centravanti formidabile. Uno spirito libero, sempre con la vista sul domani. Era un uomo di sport dalle radici purissime. Era ‘Stradivialli’, come l’aveva soprannominato Gianni Brera".

Bollette luce, ok alle nuove norme sul mercato tutelato

Via libera del Consiglio dei ministri alla nuova disposizione normativa sul mercato tutelato nel settore della fornitura di energia elettrica, con ricadute sulle bollette della luce.

Violenza di genere, cosa lasciano i funerali di Giulia Cecchettin

I funerali di Giulia Cecchettin sono un passaggio chiave di una vicenda che per il suo valore simbolico ha avuto una grande eco mediatica, anche sproporzionata nelle sue ricadute più morbose.

“Ha giocato su più tavoli, Matteo Messina Denaro. Fino alla sua morte. Avrebbe potuto approfittare del ruolo e dell’idea di essere portatore di grandi segreti, idea vera o presunta che sia. Ma, certamente, se lui avesse parlato sarebbe stato deflagrante”. A parlare con l’Adnkronos è il Procuratore capo di Trapani, Gabriele Paci, che in passato ha rappresentato l’accusa nei processi che hanno visto imputato lo stesso boss mafioso. “Fino a quando gli serviva parlare della guerra ha fatto la guerra – dice ancora il Procuratore – poi, quando è cambiato il ‘padrone’”, cioè il boss Totò Riina, “Messina Denaro è diventato l’uomo della sommersione e degli affari, e ha cambiato pelle”.

Ricorda che Messina Denaro “ha fatto carriera sulle ginocchia di Riina, una sorta di ‘pupillo’. Poi, quando Riina è stato arrestato ed è arrivata l’era di Bernardo Provenzano, si è sintonizzato perfettamente con l’dea di Provenzano. Insomma, a seconda di chi comandava si è adeguato in modo perfetto. La sua forza gli proveniva non solo dall’essere stato il pupillo di Riina ma anche dai rapporti che gli trasmette il padre, un uomo legato ad ambienti della massoneria deviata trapanese”. E ricorda quando Riina, nelle intercettazioni in carcere criticava Messina Denaro. Lo rimproverava di pensare solo agli affari e di infischiarsene dei problemi del suo capo.

Si aspettava, forse, un atteggiamento diverso dal padrino latitante che fedele finora lo era sempre stato. “A me dispiace dirlo questo… questo signor Messina (Matteo Messina Denaro ndr) – sbottava Riina – questo che fa il latitante che fa questi pali eolici, i pali della luce, se la potrebbe mettere nel c.. la luce ci farebbe più figura, ma per dire che questo si sente di comandare, si sente di fare luce dovunque, fa luce, fa pali per prendere soldi ma non si interessa…”. Insomma Riina si sentiva tradito dal suo delfino. E il Procuratore Gabriele Paci spiega che “il passaggio di testimone” o “meglio, l’mportanza del personaggio” si coglie “tutta nel contatto che Riina aveva con Saro Naimo, un ex mafioso di altissimo livello” che poi ha collaborato con i magistrati.

“Lo consideravano l’interfaccia di Riina negli Stati Uniti – dice il Procuratore – Riina gli disse prima di essere arrestato: ‘Se mi succede qualcosa, devi parlare con Matteo’. Non è una investitura formale, ma sostanziale”. Ma chi è Saro Naimo, oggi qusi 80enne? Bisogna fare un salto indietro, nel 1993, per spiegare la sua figura. All’epoca Matteo Messina Denaro e Leoluca Bagarella pensavano che fosse ancora possibile riprendere, con l’aiuto degli Usa, la strada indipendentista per la Sicilia. Utilizzando il nuovo veicolo politico che stavano organizzando, ossia il movimento politico Sicilia Libera. Una vicenda emersa proprio durante le indagini per la cattura di Messina Denaro.

Sarebbe stato proprio Naimo l’uomo che avrebbe dovuto portare negli Usa, su ordine di Messina Denaro, il desiderio dei mafiosi siciliani di rendere indipendente dall’Italia. Naimo nel 2018 era stato ascoltato dalla Corte di Appello di Caltanissetta al processo a Messina Denaro, per la strage di via D’Amelio. E rispondendo proprio alle parole dell’allora Procuratore aggiunto Gabriele Paci ricostruì l’idea indipendentista di Cosa nostra. Anche il pentito Vincenzo Sinacori aveva già fatto riferimento alla richiesta rivolta da Messina Denaro a Naimo. E Naimo lo ammise in aula.

“Messina Denaro mi era stato presentato proprio da Riina, ci incontrammo in un vigneto a Mazara, mi disse che io e Matteo dovevamo diventare intimi”, raccontò in aula. “Messina Denaro mi portò i saluti di Luchino (Leoluca Bagarella ndr), si mostrò dispiaciuto per l’arresto di Riina, dicendomi che ci avevano tolto un padre, un povero cristianeddu e poi esordì con la sua proposta, chiedendo il mio aiuto“. Un altro dei misteri che Messina Denaro porterà con se nella tomba.

 

 


LEGGI ANCHE:

Messina Denaro, oggi l’autopsia: poi la sepoltura a Castelvetrano

Messina Denaro, chi sarà l’erede del boss? “C’è già chi è pronto a prenderne il posto”

Messina Denaro, funerali vietati: il boss verrà tumulato al cimitero

Morte Messina Denaro, il cugino: “È stato troppo poco tempo in carcere”

Dalla Cnn ad al-Jazeera, la morte di Messina Denaro fa il giro del mondo

Messina Denaro, fratello di Di Matteo: “Nessun perdono, era un bambino”

Morte Messina Denaro, messaggi shock sui social: “Riposi in pace”

Morto Messina Denaro, dopo la cattura disse: “Non mi pentirò mai”

Matteo Messina Denaro è morto, il boss aveva 61 anni

- Sponsorizzato -

Leggi anche:

SCRIVI UNA RISPOSTA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore, inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

- Sponsorizzato -

Ultimi articoli

Vela, tutto pronto per la Sferracavallo International Optimist Race: le date

Dopo il successo dello scorso anno, torna - da Venerdì (8 Dicembre) a Domenica (10 Dicembre) - nel golfo di Sferracavallo, la Sferracavallo International Optimist Race.

Imprese e lavoro, momento d’oro per la Sicilia? I numeri dicono di sì: ecco i dati

Il 2023 ha portato la ripresa economica in Sicilia: infatti, il numero di imprese è cresciuto di 34mila unità e quello degli occupati di 15mila addetti.

Ancora una donna brutalizzata, sfregiata con l’acido nell’Agrigentino: arrestato il marito

È finito in manette con l'accusa di lesioni personali gravissime.

“Portava i ‘pizzini’ a Messina Denaro”, arrestata la figlia della compagna del boss

Arrestata all’alba di oggi Martina Gentile, la figlia di Laura Bonafede, l’amica intima del boss.

VIDEO | In auto con 45 chili di cocaina, due corrieri della droga arrestati a Catania

Tre borsoni con dentro decine di panetti di sostanza stupefacente.