Il Gip di Termini Imerese, Gregorio Balsamo, ha disposto il rinvio a giudizio per Giovanni Barreca, Sabrina Fina e Massimo Carandente con l’accusa di omicidio volontario in relazione alla tragica strage di Altavilla Milicia. In quella circostanza, Antonella Salamone, moglie di Barreca, e i suoi due figli, Emanuel e Kevin, furono brutalmente torturati e uccisi nella loro abitazione. La decisione arriva dopo un lungo iter giudiziario, e segna un passo importante nel processo. I familiari della vittima, Antonella Salamone, si sono costituiti parte civile.
Follia omicida ad Altavilla Milicia, 54enne uccide moglie e figli e poi si consegna
Barreca, accusato di essere il principale responsabile della strage, è attualmente ospite di una Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (Rems), dove si trova a seguito di una valutazione psichiatrica. Inizialmente, un altro gip di Termini Imerese lo aveva ritenuto non imputabile sulla base di una perizia psichiatrica. Tuttavia, il tribunale del Riesame aveva accolto il ricorso della procura, che ritiene invece Barreca pienamente imputabile. L’avvocato difensore di Barreca, Giancarlo Barracado, ha annunciato l’intenzione di ricorrere in Cassazione contro il rinvio a giudizio.
“Credo che il rinvio a giudizio sia privo di fondamento, alla luce della perizia di un altro gip di Termini Imerese che aveva escluso l’imputabilità del mio assistito,” ha dichiarato Barracado. Il legale ha inoltre sottolineato che l’esito del ricorso in Cassazione potrebbe portare a una revisione della posizione di Barreca, con la possibilità che il suo caso venga stralciato dal processo principale. La decisione della Corte di Cassazione, che dovrà esaminare il ricorso, sarà cruciale per definire il futuro di Giovanni Barreca.
LEGGI ANCHE:
Strage di Altavilla, Barreca scarcerato: “Incapace di intendere e volere”
Massacro di Altavilla, chi è la coppia arrestata: le citazioni religiose sui social
Strage di Altavilla, l’ombra della setta sul massacro: le indagini, cosa sappiamo
Massacro di Altavilla, la vicina di casa: “Picchiava la moglie e parlava sempre del Diavolo”
