Un infanticidio ha sconvolto Misterbianco, nel Catanese, dove una donna con presunti problemi psichiatrici ha compiuto l’estremo gesto di lanciare la sua bambina di soli sette mesi dal balcone della propria abitazione. La piccola è morta sul colpo, lasciando la comunità attonita. Risale, invece, al 2020 un altro drammatico episodio avvenuto a Trapani, dove una ragazza di soli 17 anni gettò il figlio appena partorito dalla finestra del quinto piano dell’abitazione in cui viveva con i genitori.
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Purtroppo, simili tragedie non sono eventi isolati nel panorama nazionale e internazionale. Appena due mesi fa, a Parigi, una studentessa statunitense in gita ha gettato il suo neonato dalla finestra di un albergo. Ad aprile di due anni fa, a Celano (L’Aquila), una 36enne si è suicidata lanciandosi dal terrazzo con il figlio di 5 anni, il quale è miracolosamente sopravvissuto.
Nel 2020, a Roccapiemonte (Salerno), una neonata con il cordone ombelicale ancora attaccato è stata ritrovata senza vita in un’aiuola, presumibilmente vittima di un gesto simile. Nel 2017, a Settimo Torinese, una donna di 34 anni confessò di aver lanciato il suo bambino appena nato da una finestra del secondo piano. Tra gli altri casi che hanno scosso l’opinione pubblica, si ricorda quello del 2016 a Ottaviano (Napoli), dove un bimbo di un anno fu lanciato dal balcone dalla madre, una 39enne con una storia di disturbi psichici.
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