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VIDEO| Mafia, duro colpo al mandamento di Porta Nuova: 29 arresti a Palermo

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I carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito 29 misure cautelari disposte dal Gip del Tribunale di Palermo, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Tredici dei soggetti coinvolti erano già detenuti per altri reati. Al centro dell’operazione, il mandamento mafioso di Porta Nuova, uno dei più influenti dell’area cittadina. Gli indagati devono rispondere di associazione mafiosa, traffico di droga, estorsioni, esercizio abusivo del gioco d’azzardo, reati contro la persona e il patrimonio, nonché di illeciti in materia di armi. Tutti i reati contestati risultano aggravati dal metodo mafioso. L’indagine ha confermato la rinnovata centralità dei mandamenti urbani, in particolare quello di Porta Nuova, nel panorama criminale palermitano.

Il traffico di stupefacenti continua a rappresentare la principale fonte di introito per l’organizzazione, consentendo il finanziamento delle attività illecite e il sostegno economico agli affiliati detenuti e alle loro famiglie. I pusher possono operare solo se autorizzati dal mandamento: chi acquista fuori dal circuito controllato deve pagare una “tassa” alla cosca. Chi viola questa regola rischia pesanti ritorsioni, spesso violente. Anche il gioco d’azzardo, soprattutto quello digitale, costituisce una fonte di guadagno: il mandamento impone l’uso di specifici “pannelli di gioco” e ne ricava profitti ingenti. Proseguendo idealmente il lavoro investigativo dell’operazione “Grande Inverno”, l’inchiesta ha evidenziato come Cosa Nostra, e in particolare il mandamento di Porta Nuova, sia ancora fortemente radicata nel territorio e capace di adattarsi ai tempi.

Accanto ai rituali e ai codici tradizionali, l’organizzazione fa largo uso di strumenti tecnologici e modalità comunicative moderne per eludere le indagini e rafforzare la propria rete e disporrebbe anche di un vero e proprio arsenale. Oltre a detenere numerose armi da fuoco, infatti, sono stati documentati episodi di compravendita interna. Non manca il ricorso sistematico alla violenza per far rispettare gli ordini o per risolvere contrasti interni. Pestaggi e intimidazioni sono strumenti ancora attuali nella gestione del potere mafioso. Il mandamento di Porta Nuova, secondo gli investigatori, continua a esercitare un controllo pervasivo sul territorio, imponendo il racket agli imprenditori e gestendo le principali piazze di spaccio.

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