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“Corruzione”, dopo il presidente dell’Ars indagata anche l’assessore Amata

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L’assessore al Turismo della Regione Siciliana, Elvira Amata, risulterebbe coinvolta nell’inchiesta per corruzione avviata dalla Procura di Palermo, la stessa che ha già messo sotto indagine il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno. Il nome di Amata emergerebbe da un’informativa depositata al Tribunale del Riesame, basata su intercettazioni telefoniche condotte dalla Guardia di Finanza. In particolare, sono state trascritte le conversazioni di Giuseppe Martino, capo di gabinetto vicario dell’assessore, alcune delle quali coinvolgerebbero direttamente anche la stessa Amata.

Le indagini sono partite dopo le polemiche legate alla costosissima mostra promossa dalla Regione Siciliana durante il Festival di Cannes. Il presidente della Regione, Renato Schifani, aveva revocato il finanziamento con un provvedimento in autotutela, spingendo la magistratura ad approfondire. Sotto osservazione anche la manifestazione “Magico Natale”, organizzata dalla Fondazione Dragotto. Marcella Cannariato, vicepresidente della fondazione e anche lei indagata per corruzione, avrebbe discusso con Martino un finanziamento da 100 mila euro per un evento previsto tra Messina, Catania e Palermo.

In una conversazione intercettata, Cannariato affermerebbe: “Ho bisogno del tuo aiuto… non è che gratis l’aiuto tuo”, a cui Martino risponde parlando di un “lavoro certosino” e di un possibile incarico futuro. I due si sarebbero dati appuntamento il 14 novembre 2023 a casa di Cannariato, evitando luoghi pubblici. Si sarebbe parlato di compensi e progetti futuri. L’11 dicembre 2023, Cannariato avrebbe comunicato direttamente ad Amata l’intenzione di presentare una fidejussione per ricevere in anticipo il pagamento dell’evento e questa avrebbe dato il via libera. Secondo gli inquirenti, sarebbe stato Martino a suggerire questa strategia, utilizzando fondi provenienti dall’assessorato alla Famiglia.

La manifestazione, però, almeno a Palermo, non è stata un grande successo e in un’intercettazione Amata commenterebbe “terribile, non oso pensare a Catania, è meglio che la annullano e restituiscono tutto”. Martino, in un’altra telefonata, affermerebbe di dover ricevere 10 mila euro per la consulenza, con l’intenzione di far emettere fattura da un soggetto terzo. Infine, Martino viene citato in una conversazione tra due altre indagate, Sabrina De Capitani e Marianna Amato. Alla domanda su chi sia per l’assessora, la risposta sembrerebbe chiara: “Il suo braccio destro, quello che le legge tutte le carte e lei si fida ciecamente”.

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