22.5 C
Palermo

Delitto di Lecce, scoperti particolari raccapriccianti nella casa del killer

DaLeggere

Lecce. Altro materiale relativo al duplice omicidio dei fidanzati di Lecce è stato trovato nell’appartamento in cui viveva il ragazzo accusato del delitto, e reo confesso, Antonio De Marco.

C’è anche un biglietto, simile a quello già trovato dagli investigatori, sul quale è segnato il cronoprogramma dettagliato del delitto. Nel “pizzino”è indicato anche il tempo necessario per l’esecuzione del piano (compresi i tempi di percorrenza dell’itinerario per raggiungere la casa delle vittime e la permanenza sul luogo del delitto) calcolato in un’ora e mezza.

Ho fatto una cavolata so di aver sbagliato. Li ho uccisi perché erano troppi felici e per questo mi è montata la rabbia” . Sarebbero queste le parole con le quali Antonio De Marco avrebbe motivato agli investigatori l’assassinio di Daniele De Santis ed Eleonora Manta.

Lo si apprende da fonti investigative. Lo stesso comandante provinciale dell’arma dei carabinieri Paolo Dembech ha escluso il movente passionale “che al momento non si evidenzia” spiegando ai giornalisti che le ragioni andavano a ricercarsi nel periodo di convivenza con la coppia la cui felicità potrebbe avrebbe avere infastidito il presunto omicida, che è un ragazzo “introverso, chiuso, con poche amicizie”. 

 


Articoli correlati:

“Li ho uccisi perché erano troppi felici”: la ricostruzione del delitto di Lecce

Delitto di Lecce, lo studente confessa: “Sì, sono stato io, ho fatto una cavolata”

Omicidio di Lecce, spunta la pista del coinquilino

“Andrea no, Andrea”: l’urlo disperato di Eleonora Unica traccia del delitto di Lecce

- Sponsorizzato -

Leggi anche:

SCRIVI UNA RISPOSTA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore, inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

- Sponsorizzato -

Ultimi articoli