Record storico per le coltivazioni bio in Italia con 2 milioni di ettari e una crescita inarrestabile da 30 anni, ovvero dalla nascita della normativa europea. La Sicilia, leader del Mezzogiorno. La Coldiretti ha infatti reso nota un’analisi sui dati Sinab in occasione del “Sana Restart”, il salone del biologico della Fiera di Bologna.
Sviluppato su tre aree tematiche: Food,Care & Beauty e Green Lifestyle, l’evento ha sottolineato quanto sul piano produttivo per il biologico l’Italia nel 2019 sia il primo Paese europeo per numero di aziende agricole con 80.643 gli operatori coinvolti (+2%) e superfici coltivate a biologico che sfiorano i 2 milioni di ettari (+2%) con percentuali a due cifre per la Provincia di Trento (+31,3%) e Veneto (+25,4%).
Il Mezzogiorno è leader, evidenzia Coldiretti: “A guidare la classifica delle superfici con il record della Sicilia su oltre 370mila ettari, a seguire la Puglia con 266mila ettari e la Calabria che sfiora i 208mila ettari. Al centro le prime tre regioni per superfici a bio sono il Lazio con 144mila ettari, la Toscana con oltre 143mila e le Marche con più’ di 104mila. Mentre al nord la classifica è guidata dall’Emilia Romagna con 166mila ettari, dalla Lombardia con 56mila ettari e dal Piemonte con quasi 51mila.”
l’Italia è quindi di gran lunga al di sopra della media UE in quanto “l’incidenza della superficie biologica nel nostro Paese ha raggiunto nel 2019 il 15,8% della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a livello nazionale, e questo posiziona l’Italia di gran lunga al di sopra della media Ue. A livello regionale – continua la Coldiretti – in Calabria più di un campo su 3 è bio (36,4%) mentre in Sicilia si sfiora il 26% del totale, ma percentuali a due cifre al Sud si registrano anche in Puglia (20,7%), Basilicata(21%), Campania (13,1%), Abruzzo (11,4%) e Sardegna (10,2%).”