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Morto Gigi Proietti, dopo Sordi se ne va l’altra metà di una risata che non esiste più

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Gigi Proietti è morto e con lui se ne va l’altra metà di una risata che dopo Alberto Sordi non esiste più. Mattatore, trasformista, affabulatore. Tutto questo e molto di più era Gigi Proietti che nella sua sterminata carriera è stato attore di teatro, cinema e tv, cantante, doppiatore, conduttore e infine direttore artistico con l’ultima esperienza alla guida del Globe Theatre Silvano Toti di Roma. Ben 55 anni dei suoi 80 appena compiuti passati tra palcoscenici, set cinematografici e studi televisivi, Gigi Proietti, al secolo Luigi Proietti, era considerato da molti critici l’erede di Ettore Petrolini.

Nato a Roma il 2 novembre del 1940, dopo la maturità classica si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza” per interrompere gli studi a soli sei esami dalla laurea. Proietti aveva già esordito, a soli 14 anni, come comparsa nel film di Vittorio Duse del ’55 “Il nostro campione”. Poi interpreta un altro piccolo cameo diretto da Ettre Scola nel ’64 in “Se permettete parliamo di donne”.

Nel ’66 debutta sul grande e sul piccolo schermo nel ruolo di un maresciallo dei carabinieri, per ironia della sorte trent’anni dopo interpreterà lo stesso personaggio con straordinario successo nella serie tv “Il maresciallo Rocca“. Il primo ruolo da protagonista al cinema glielo darà Tinto Brass nel ’68 nel suo film “L’urlo”. Il primo vero successo per Proietti arriva però nel 1970 quando viene improvvisamente chiamato a sostituire Domenico Modugno, che aveva avuto un incidente, nella parte di Ademar nella commedia musicale di Garinei e Giovannini “Alleluja brava gente”. Nel 1967 sposa un’ex guida turistica svedese, Sagitta Alter, dalla quale ha due figlie: Susanna e Carlotta, anche loro attrici.

Tra le ultime apparizioni televisive e cinematografiche ci sono quelle del 19 gennaio 2019 quando conduce in diretta su Rai1 l’evento inaugurale di Matera capitale europea della cultura 2019 alla presenza del presidente del consiglio Giuseppe Conte e del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Il 12 marzo dello stesso anno compare nella prima puntata di “Meraviglie – La penisola dei tesori” condotto da Alberto Angela e a dicembre è al cinema con “Pinocchio”, il film di Matteo Garrone in cui interpreta Mangiafuoco.

Da vero artista poliedrico, Proietti si cimenta anche nella scrittura e nel 2013 esordisce con un’autobiografia intitolata “Tutto sommato qualcosa mi ricordo. Tra ricordi e aneddoti”, pubblicata da Rizzoli. Alla fine del 2015 pubblica, ancora con Rizzoli, un nuovo libro dal titolo “Decamerino. Novelle dietro le quinte“: una raccolta di racconti, aneddoti e componimenti in versi de-camerino, ossia nati nel camerino, nel dietro le quinte del teatro.

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