Cellulari o altri beni quale pegno per l’acquisto della droga. È uno dei retroscena dell’operazione dei carabinieri della Tenenza di Ribera (Agrigento) che hanno eseguito tre misure cautelari (due arresti domiciliari e un obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria) nei confronti di due fratelli tunisini di 32 e 34 anni e di una 20enne romena.
Tutti sono accusati di aver gestito un fiorente spaccio di eroina, cocaina, marijuana e crack, usando come base d’appoggio la loro abitazione a Ribera.
Per i militari, i tre avrebbero iniziato a farsi consegnare dagli clienti insolventi cellulari o altro materiale quale pegno per l’acquisto dello stupefacente, in attesa del saldo del debito accumulato con la banda.