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Sindaci uniti per la legalità, auspicio per il voto di ottobre | EDITORIALE

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“Tutti al mare”, dice una nota canzone italiana, ma anche in montagna e nelle nostre periferie: si va in vacanza estiva, senza obbligo di mascherina all’aperto e con la gioia nel cuore, dopo che il Covid ha sacrificato la nostra quotidiana esistenza. Speranza di vita nuova anche per i nostri figli ancora bambini e in età scolare, e si scopre ancor più il valore della famiglia. Ma attenzione agli assembramenti (da evitare) per il presunto rischio della variante Delta che potrebbe determinare nuovi contagi, come avvertono le organizzazioni sanitarie. Ma come sarà il dopo vacanze? Che nuove prospettive ci offrirà?

Ad esempio, la Sicilia si prepara al rinnovo, o alla riconferma, di amministrazioni comunali di ottobre, in una realtà territoriale, storicamente sofferente, per la quale ci si augura che si sappia respingere eventuali infiltrazioni di stampo mafioso sin’ora diffuse in alcuni territori e che hanno provocato la chiusura di alcuni comuni per sospetti complicità illegali nell’attività amministrativa, mentre il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e presidente dell’Anci-Sicilia, lancia appelli (non sempre ascoltati) per lo sviluppo economico e sociale all’insegna della legalità e della democrazia. Bisognerebbe che il ruolo antimafia prefettizio incrementasse il suo controllo preventivo sulle liste dei candidati alla formazione di nuove amministrazioni comunali, con più severo controllo sui candidati sindaci, per avere la garanzia di primi cittadini uniti nel contrastare fenomeni delinquenziali che inficiano il decoro, la dignità e lo status economico, compresa la garanzia di servizi per i cittadini residenti, comune per comune.

Se è vero, com’è vero, che tanti comuni metropolitani siciliani operano nella legalità, un nuovo fenomeno delinquenziale nasce nei quartieri, con i “baby” a stretto contatto dello spaccio di droga di piccoli boss “di zona” che agiscono favoriti, ancora, dal degrado, dai rifiuti per le strade, cadenti abitazioni e con l’uso di alcol. Le piazze dello spaccio sono il fascino di tanti ragazzi che alla scuola preferiscono il facile guadagno per far fronte, come è uso pensare, alle condizioni di povertà contro cui scarseggiano misure e controlli preventivi assistenziali.

Per ottobre in campo nazionale, si profilano anche nuovi scenari nei settori politici: già sono in corso incontri e confronti-scontro nell’ambito di Movimenti che puntano alla propria nuova organizzazione e che potrebbero capovolgere la tenuta del Governo; si intensificano gli slogan da parte di chi si ritiene portatore di idee per il futuro prossimo del Paese, ma che ricalca punti programmatici già attuati; si preparano manifestazioni sindacali autunnali di proteste in piazza nel settore produttivo; e sin da ora, si preparano vibranti piattaforme di programmi indicati come “innovativi” dell’attuale sistema sociale.

 

 


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