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Palermo, agente penitenziario massacrato da detenuto: milza spappolata e intervento

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Brutale pestaggio questo pomeriggio al carcere Pagliarelli di Palermo dove un agente di polizia penitenziaria è stato massacrato da un detenuto. In seguito al pestaggio, l’uomo ha riportato un trauma talmente forte alla milza che si è spappolata e si è reso necessario un intervento chirurgico d’urgenza per rimuoverla. La vittima, un Assistente capo, ha subito pure lesioni alla tempia, alla colonna vertebrale, al torace e ha riportato pure la frattura di uno zigomo. “Non abbiamo parole per descrivere la nostra frustrazione davanti ad una aggressione feroce confermando ancora una volta che la Polizia Penitenziaria oggi è carne da macello”, a dirlo è Gioacchino Veneziano, segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia

Gioacchino Veneziano

“Non è più possibile lavorare in queste condizioni – aggiunge – perché i detenuti hanno ben compreso che la Polizia Penitenziaria non solo non è tutelata, ma pure perché gli autori di queste vili azioni godranno dell’impunità, e l’inerzia da parte della politica e dell’amministrazione nel porre in essere azioni concrete per arginare il fenomeno delle aggressioni al personale decreta l’impossibilità del reinserimento del reo, risultando  solo occasioni per fare passerella nel nome della rieducazione”.

Veneziano poi augura una pronta guarigione al collega “ma la politica e l’amministrazione devono immediatamente intervenire nell’adeguare le strutture per i detenuti violenti, perché l’attuale abbassamento della  sicurezza nelle carceri non deve  essere  riversata solo alla Polizia Penitenziaria, fermo restando il non idoneo addestramento nei casi di cui sopra, paga anche il baratro legislativo tra uso legittimo della forza e articolo 613 bis del codice penale”.

 

 


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