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Caso Parisi, parla il papà di Gioele: “Troppe ipotesi, arriverò alla verità”

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“Escludo l’omicidio – suicido, Viviana era una mamma stupenda e meravigliosa. In 4 anni non ha mai toccato con un dito mio figlio”. Così Daniele Mondello, padre di Gioele, intervistato a “Porta porta” sul caso di cronaca nera di Caronia legato alla morte della dj e di suo figlio.

“Nel periodo del Covid, Viviana era un po’ stanca come tutte le mamme italiane, Gioele era molto movimentato – ricorda – aveva paura che succedesse qualcosa a me e al bambino, così si è avvicinata al Signore e ha iniziato a leggere la Bibbia. Non era tranquilla, l’abbiamo portata in ospedale sia a maggio che a giugno, ci siamo fidati di ospedali e medici”.

Il papà di Gioele ripercorre la drammatica giornata. “Dopo la colazione, mi ha detto che voleva andare a Milazzo per comprare le scarpe. Ero in studio quando mi ha chiamato la polizia dicendomi di un piccolo incidente, fino alle 11,30 sono stato interrogato in caserma e non ho avuto nemmeno la possibilità di cercare mia moglie e mio figlio”.

“Speravo con tutto il mio cuore – continua – che Gioele fosse vivo, ringrazio il Signore che lo hanno trovato altrimenti per tutta la vita avrei pensato mille cose. Così sono sicuro di poter portare almeno un fiore. Se fosse successo qualcosa al bambino, Viviana si sarebbe suicidata?”.

“Può darsi perché il dolore della madre è forte ma ci sono troppe ipotesi aperte come l’aggressione di animali. Infine la promessa: “Non mi fermerò mai per la verità, anche se sono stanco”.

 


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