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A Palermo “Thesaurus”, in mostra il tesoro della Cappella Palatina

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Una grande mostra che offre un approfondimento sull’aspetto spirituale del Palazzo Reale di Palermo, un viaggio attraverso un corpus consistente del famoso “Tesoro della Cappella Palatina”. È “Thesaurus”, l’esposizione con cui torna a splendere un patrimonio “segreto”, finora noto a pochi. Accanto al tesoro della Cappella Palatina altri reperti supportano la continuità, forse l’immortalità, del significato di quella pagina di storia, non a caso divenuta Patrimonio dell’Umanità. La mostra offre una selezione accurata e non casuale dei tesori: 56 reperti che insieme creano un vero documento del messaggio culturale universale, in grado di mantenere viva le complessità.

Si tratta di cofanetti, argenti raffinatissimi, pergamene, fonti battesimali, opere raffiguranti la Madonna Odigitria, gioielli appartenenti a Costanza d’Aragona, una bolla raffigurante Ruggero II, un sigillo mesopotamico trovato in uno dei cofanetti, che catapulta indietro fino a Babilonia, al terzo millennio a.C. “Thesaurus”, che aprirà al pubblico domani e resterà visitabile sino al 30 settembre 2024, è stata presentata oggi a Palazzo Reale.

È frutto di una sinergia tra la Fondazione Federico II e il Fondo edifici di culto (ministero dell’Interno) e della collaborazione con la Prefettura di Palermo, l’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, l’Arcivescovado e il Museo diocesano di Palermo, l’Arcivescovado e il Museo diocesano di Monreale, la Soprintendenza di Palermo, la Soprintendenza dei Beni archivistici, il Museo regionale di Messina (MuMe), la Biblioteca regionale di Palermo e l’Archivio Paladino.

Tra le opere in esposizione anche due di Mimmo Paladino: una scultura di bronzo (2018) e un quadro ottagonale (2011), entrambe di grandi dimensioni e intitolate “Stupor Mundi”. Segno che il fascino di quella cultura esercita un forte impulso atemporale, al punto da stimolare uno dei più grandi artisti internazionali contemporanei. Tornando al tesoro della Cappella Palatina, tra i cofanetti in esposizione, il cofano di foggia rettangolare (secolo XII) è particolarmente significativo poiché chiara testimonianza della coesistenza tra iconografie cristiane e islamiche.

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