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Sicilia “area arancione”, De Luca: “Dimissioni per Razza o Speranza”

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Sicilia “area arancione”: il tema è diventato politico nel giro di una notte e si arriva al tutti contro tutti. Dopo i parlamentari nazionali del M5s è il turno del sindaco di Messina Cateno De Luca a dire la sua e a scagliarsi contro l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che stamattina ha parlato di “farneticazioni” per definire il provvedimento disposto nell’Isola.

“Il buon Ruggero Razzascrive su Facebook – riferisce sui social che sta verificando i parametri usati dal ministero della Sanità per inserire la Sicilia in zona arancione perché sostiene che in Sicilia il sistema sanitario va benissimo e rispetta i parametri concordati con il ministero. A parte il fatto che i 21 parametri sono noti da maggio, Razza pensava davvero che potevamo aspettare fino al 30 novembre per metterci nelle condizioni di fronteggiare il rischio? Pensava davvero che questa estate fosse più importante occuparsi della fiera dei cavalli, del giro d’Italia e dei finanziamenti a Dolce e Gabbana? Il ‘meravigliato’ assessore non sa che l’ISS ha previsto una escalation del contagio in Sicilia nei prossimi 10 giorni? Non sa il povero Razza che tra i parametri considerati c’è anche la gestione dei Pronto Soccorso, delle RSA, dei tamponi, del tracciamento dei contagi? Arrivati a questo punto due sono le cose: o mente Razza o mentono tutti gli altri, a cominciare da Speranza”.Così il sindaco di Messina Cateno De Luca.

“Non accetto questo teatrino sulla pelle dei siciliani e soprattutto non accetto che certe visioni fascistoidi portino a bollare come farneticanti posizioni come la mia che pretende chiarezza”, aggiunge.

“Gli ospedali siciliani cominciano ad annaspare, come ieri sera a Partinico, in cui una lunga fila di ambulanze era in attesa di poter lasciare i pazienti. Ci sono stati tre giorni di trattative per verificare la rispondenza ai parametri della Sicilia, Razza dov’era? Chi ha sbagliato, anche solo ritardando interventi che andavano fatti ieri e non tra 15 giorni, deve assumersi le proprie responsabilità ed andare a casa. Se poi Razza riesce a dimostrare che si tratta di un complotto nazionale contro la Sicilia, allora dovrà dimettersi Speranza, ministro della Sanità”.

 

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