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Covid, ispettori ministero a Palermo: “Mandati in ospedali dove è tutto ok”

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Tappa a Palermo e provincia oggi per gli ispettori del ministero della Salute, inviati da Roma per verificare i numeri relativi ai posti letto di Terapia intensiva registrati sulla piattaforma Gecos. Dopo le ispezioni del 23 novembre a Catania, Enna e Caltanissetta, oggi sono stati effettuati dei controlli pure al Civico di Palermo.

“Constatiamo che gli ispettori sono andati negli ospedali dove anche per le tabelle Cimo i conti tornavano perfettamente – dice il vice segretario regionale del sindacato dei medici, Angelo Collodoro -. Non si sono recati, invece, in quei nosocomi in cui le nostre tabelle davano negatività di posti. Erano a Termini Imerese e non si sono recati a Petralia”. 

La decisione di inviare dei controlli, dopo il polverone sull’effettivo numero dei posti letto nelle Terapie Intensive che è scoppiato dopo la diffusione, il 21 novembre, del messaggio audio WhatsApp di Mario La Rocca. Il dirigente generale dell’assessorato regionale alla Salute che, il 4 novembre, vigilia della classificazione delle regioni, invitava i manager dell’Asp e degli ospedali a “caricare” nelle piattaforme i dati relativi ai posti letto.

“Bene avanti così. Evidentemente siamo soddisfatti di avere dato delle buone indicazioni su dove recarsi, se poi anche negli ospedali ‘buoni’ per i posti letto dichiarati, ci siano o meno le dotazioni di personale sanitario sufficienti a lavorare bene sembra non essere un elemento importante per l’ispezione”.

Nel pomeriggio, gli ispettori si sono recati al Covid hospital di Partinico. “Nel nosocomio oggi hanno tolto i 7 letti dell’area grigia per creare quelli mancanti, appunto 7, rispetto ai 35 dichiarati – conclude Collodoro. Risultato? La scomparsa di un’area grigia e la presenza di pazienti Covid in un pronto soccorso aperto a tutti”. 

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