È ripresa davanti alla prima sezione della Corte di appello di Catania la requisitoria a carico dell’ex Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato. L’accusa, rappresentata da Sabrina Gambino e Agata Santonocito, dovrebbe terminare oggi con la richiesta di condanna per l’ex governatore. Lombardo, che è in aula, è difeso e dagli avvocati Maria Licata e Vincenzo Maiello.
Il nuovo processo di appello scaturisce dalla decisione del 2018 della Corte della Cassazione di annullare con rinvio, la sentenza del procedimento di secondo grado, emessa l’anno prima, che era terminata con l’assoluzione di Lombardo dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e la condanna a due anni (pena sospesa) per corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso, ma senza intimidazione e violenza.
Una sentenza, quella di secondo grado, che a sua volta aveva riformato quella emessa il 19 febbraio 2014, col rito abbreviato, dal gup Marina Rizza che lo aveva condannato a sei anni e otto mesi per concorso esterno all’associazione mafiosa.