”Mio marito era contento di vaccinarsi, stava benissimo, non soffriva di nulla”. Lo ha detto Caterina Arena, moglie di Stefano Paternò, il militare di 43 anni morto in Sicilia a “Non è l’Arena”. ”Ha fatto il vaccino lunedì mattina alle 10. Siamo tornati a casa verso le 17, era una giornata semplice – ha aggiunto – mentre stavamo tornando a casa ha avvertito qualche brivido. A casa si è misurato la febbre, aveva 39. Ha mangiato, ha preso una tachipirina ed è andato al letto”.
“Dopo un’ora la temperatura si era abbassata fino a 36,5. Si è alzato, stava benissimo, si è messo accanto a mio figlio che stava facendo un disegno. Poi siamo andati a dormire verso le 23-23.30’’.
“Intorno alle 2 mi sono svegliata perché ho sentito uno strano russare, lui si è irrigidito – ha spiegato – ho cercato di scuoterlo, aveva gli occhi fissi. Ho chiamato il 118, mi hanno detto subito cosa fare. Dopo circa 15 minuti è arrivata l’ambulanza, i medici hanno praticato il massaggio cardiaco. Dopo 45 minuti circa hanno detto che era morto”.
Paternò era sottufficiale della marina militare, originario di Corleone, prestava servizio ad Augusta e viveva a Misterbianco dove è morto nella sua abitazione. La procura di Siracusa ha aperto una inchiesta. L’autopsia non ha ancora dato le risposte ai questi e si effettueranno ulteriori accertamenti. Ieri, intanto cinque ispettori ministeriali si sono recati a Catania, all’ospedale Cannizzaro, per accertamenti.
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