Anche la Camera, dopo il Senato, ha approvato all’unanimità il riconoscimento delle peculiarità delle isole e il superamento degli svantaggi derivanti dalla condizione d’insularità con la proposta di modifica dell’articolo 119 della Costituzione. Il disegno di legge tonerà adesso al Senato per poi rientrare a Montecitorio come prevede l’iter per le leggi di revisione costituzionale. Il riconoscimento nella Costituzione italiana della condizione d’insularità “restituisce a siciliani e sardi un diritto fondamentale nel Paese europeo con il più alto numero di cittadini insulari nell’Unione Europea”, spiegano dalla Presidenza della Regione siciliana.
“È una battaglia che ha visto, e vede, i siciliani e i sardi impegnati sul piano regionale, nazionale ed europeo – dice il vice presidente della Regione siciliana, Gaetano Armao -. Essenziali sono risultati, oltre alla presentazione della proposta di legge costituzionale d’iniziativa popolare sottoscritta da oltre 200mila sardi, la determinazione dei costi dell’insularità realizzata dal Governo siciliano e il disegno di legge voto approvato all’Assemblea regionale siciliana, come le iniziative presso il Comitato europeo delle Regioni e la proposta di risoluzione all’esame del Parlamento europeo”.
La modifica costituzionale applica concretamente il principio di uguaglianza sostanziale sancito dalla Carta e impone il riconoscimento misure compensative per ridurre gli svantaggi per gli oltre 6 milioni e mezzo di italiani che risiedono nelle Isole. “I 100 milioni di euro già assegnati dalla legge di bilancio 2022, a Sicilia e Sardegna, per la condizione di insularità – spiega l’assessore all’Economia Armao – costituiscono solo il primissimo stadio di quella compensazione economica necessaria per far fronte al divario e agli oneri occulti che gravano su ogni cittadino o impresa di un’isola”.
