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I pescherecci sequestrati in Libia, Di Maio: “Non accettiamo ricatti”

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La vicenda dei due pescherecci di Mazara del Vallo sequestrati in Libia, con a bordo 18 pescatori, al centro dell’attenzione nazionale e del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio:Non accettiamo ricatti, perché le persone arrestate in Italia sono state condannate in via definitiva”. 

Poi getta acqua sul fuoco: “La cosa più importante è non alzare la tensione, in queste ore stiamo facendo un lavoro di basso profilo per non indebolire il dialogo con i libici”. Verranno coinvolti anche altri attori internazionali che hanno influenza sulla Libia: “Ho sentito il ministro russo, nei prossimi giorni vedrò quello francese”.

Il ministro spiega anche di essere al lavoro con il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, la famiglia e gli armatori per portarli a casa.

 “Non abbiamo più pazienza – dice Quinci –  la marineria ha pagato in questi decenni un grande tributo, quindi chiediamo al governo un ulteriore sforzo per liberare i nostri marittimi da quello che è un vero e proprio sequestro. Questa situazione è complessa e lo abbiamo compreso quando sono passate 48 ore e non è successo nulla“. 

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